Giovedì 7 aprile sul sito di Konami è uscito il comunicato che sancisce l’accordo della casa giapponese con l’AC Milan. Si tratta di un doppio accordo che partirà dal 1 luglio 2022: da un lato il marchio eFootball sarà presente sulle maglie di allenamento della squadra rossonera, dall’altro, Konami ottiene i diritti per l’inserimento nel videogioco de “Lo stadio dell’AC Milan, il San Siro, la squadra con incluse scansioni facciali 3D complete e divise con licenza completa tra cui Casa, Trasferta, Terzo e Portiere.“
Si tratta di un vero colpo di Konami che ora ha i diritti per 5 delle 7 sorelle del calcio italiano: il Milan si aggiunge a Juventus, Napoli, Roma e Lazio. Mancano all’appello ora solo Inter e Fiorentina.
72% della Serie A su eFootball
Con le informazioni al momento in possesso eFootball detiene circa il 72% dei bacini di utenza delle tifoserie di Serie A. Si tratta di un calcolo basato sui dati rilevati dall’analisi fatta ad inizio stagione 2021-2022 da Stage Up e Ipsos.
Ecco l’analisi della redazione di eSportsItalia.com:
Squadra | eFootball | FIFA |
Juventus | 8.240.000 | |
Milan | 4.066.000 | |
Inter | 3.978.000 | |
Napoli | 2.577.000 | |
Roma | 1.856.000 | |
Fiorentina | 566.000 | |
Lazio | 545.000 | |
Totale 7 sorelle | 17.284.000 | 4.544.000 |
Atalanta | 350.000 | |
Altre | 2.422.000 | |
Totale Serie A | 17.634.000 | 6.966.000 |
Totale tifosi Serie A | 24.600.000 | |
Quota in % | 72% (eFootball) | 28% (FIFA) |
Konami: anche la Serie B e, forse in futuro, Serie C
eFootball non solo potrebbe avere il 72% della Serie A, ma ha già il 100% dei club di Serie B in esclusiva. Scelta giusta quella della Lega B e che, a nostro modo di vedere, dovrebbe seguire anche la Lega Pro. Sarebbe magnifico ad esempio un accordo Konami e Lega Pro per vedere 60 club reali di calcio della terza serie italiana, questo aiuterebbe la crescita di tutto il calcio nazionale.
Perché i club preferiscono eFootball?
eFootball ancora non è uscito, la versione 1.0.0 sarà disponibile tra pochi il giorni, ma malgrado ciò sono molti i club che credono in Konami e nel suo nuovo videogioco. In effetti l’andamento di mercato sembra premiare il gioco della società giapponese grazie a quello che già dalla versione 0.9.1 è sembrato essere il più videogioco di calcio di sempre in termini di esperienza di gioco.
Anche in termini di visibilità eFootball è risultato per più volte ai primi posti dei giochi gratuiti più scaricati su Playstation sin dalla sua prima uscita e c’è da pensare che nei prossimi anni siano in molti a migrare verso questo titolo.
In termini di club crediamo che però ci sia anche un’altra forte motivazione: le formazioni vere. eFootball prevede l’utilizzo nei tornei eSports delle squadre reali, mentre FIFA con la sua modalità FUT l’utilizzo di rose finte.
Un dirigente di calcio deve valorizzare il suo club. Sia in termini di maglia, che stadio, ma anche in termini di parco giocatori. Facciamo l’esempio della Juventus: che senso avrebbe acquistare Vlahovic per 75.000.000 di euro e poi utilizzare nella eSerie A Gullit e Van Basten con la maglia bianconera? Non solo eSerie A, il mondo eSports è fatto anche di altri tornei e la problematica squadre vere e finte riemerge ogni volta.
Si tratta naturalmente di nostre considerazioni personali, ma crediamo che si sia creata una brutta divisione tra il mondo del calcio e i team eSports. I primi conoscono bene il pallone di cuoio, i secondi conoscono bene il mondo dei videogiochi, ma mancano di cultura sportiva e visione. Altrimenti non capiamo come sia possibile considerare “normale” l’utilizzo di squadre finte nella eSerie A.
Dopotutto se gli eSports in Italia non sono esplosi (malgrado di quei 24 milioni di tifosi molti siano anche videogiocatori) si stanno commettendo tanti sbagli.
Sono, come li abbiamo già definiti, errori di gioventù, dopotutto la eSerie A è solo al suo secondo anno. Rimane il fatto che sempre prendendo l’analisi di StageUp e Ipsos il numero dei tifosi in Italia è sceso dal 2020 al 2021 di quasi 700.000 persone.
Si è passati infatti dai 25.270.000 della scorsa stagione a 24.600.000. Questi sono fatti e crediamo, sempre nostra opinione personale, che una delle cause possa essere proprio il fatto che i giovani non sono “formati” sul calcio reale.
Le nuove generazioni sostanzialmente giocano, anzi, forse non giocano nemmeno ai videogiochi di calcio. Scambiare figurine dove l’unico obiettivo è il trading, sta creando milioni di “commercialisti” come direbbe il buon Daniele De Rossi, ma di certo sta ammazzando la cultura sportiva e il senso di appartenenza.
Magari la nostra analisi non sarà corretta, ma non ci stupirebbe se anno dopo anno i tifosi di calcio saranno sempre di meno e tra le cause ci saranno proprio gli errori che si stanno facendo ora. Bisogna cambiare subito rotta, prima che sia tardi.
Il problema non è tanto tra eFootball e FIFA, bensì tra l’utilizzo di squadre reali e finte. eFootball ha fatto una scelta, FIFA un’altra, ma chi deve decidere sono i dirigenti delle squadre di calcio italiano, la Lega Serie A e la FIGC.
Probabilmente la soluzione è creare una figura ponte tra il mondo del calcio reale e quello virtuale che attualmente ci sembra di capire manchi totalmente.
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