Karim “Karimisbak” Rmaiti, 18 anni di puro talento, in pochi mesi ha conquistato la maglia azzurra della eNazionale TIMVISION e quella rossonera dell’AC Milan QLASH. Una storia da raccontare e qual è il modo migliore se non farlo attraverso le parole del protagonista.
Cosa si prova ad indossare la maglia dell’Italia? Sono passati un po’ di giorni stai prendendo consapevolezza della tua impresa?
“È un emozione incredibile che non saprei ancora descrivere. Sono passati diversi giorni e ancora devo realizzarlo, sono molto orgoglioso di poter rappresentare i colori del mio Paese a soli 18 anni, farò di tutto pur di portare sul vertice, assieme ai miei compagni, la eNazionale.”
Sei nel mondo competitivo da poco tempo, ma in pochi mesi sei diventato pro player dell’AC Milan QLASH e a seguire sei diventato il titolare della eNazionale FIFA 21 TIMVISION. Ti saresti mai sognato tutto questo un anno fa?
“Neanche lontanamente immaginato. Prima ero un medio player che faceva oro1, che sognava un giorno di poter diventare un pro player e che, come tutti, guardava i pro italiani immaginandosi al loro posto. Appena ho intravisto i primi miglioramenti, sapevo di essere abbastanza bravo ma non mi sarei minimamente immaginato di diventare un Pro del AC MILAN QLASH, che rappresenta anche la mia squadra del cuore.”
Nel Milan QLASH ti alleni con due giganti degli eSports come CrazyFatGamer e Denuzzo anche questo ti ha aiutato a superare alla grande la qualificazione nella eNazionale?
“Assolutamente si, prima erano i pro che potevo semplicemente guardare su instagram e twitch, mentre ora sono i miei compagni di squadra! Ovviamente loro sono dei colossi di Fifa, io mi sento ancora agli inizi, ma il mio obbiettivo è quello di superare chiunque e spero di riuscirci!
P.s: Denuzzo prima della finale mi ha dato alcuni consigli che si sono rivelati molto molto utili.”
Prima di essere selezionato dal Milan QLASH hai vinto la prima tappa di Strada Per La Vittoria, organizzato da eSporsItalia.com in collaborazione con eSports Academy, e prima di vincere la selezione dalla eNazionale hai vinto addirittura il torneo. Possiamo dire che ti abbiamo portato fortuna? Tornei di questo tipo sono utili ai player per dare visibilità?
“Direi tanta, tanta fortuna! Devo riconoscere che grazie ai tornei community di QLASH, e a tornei come i vostri, ho avuto la fortuna di farmi notare dalla mia stessa squadra in cui milito oggi. Queste esperienze mi hanno dato la possibilità di allenarmi e soprattutto migliorare dato che giochi contro gente molto forte. Devo molto a queste iniziative, che mi hanno permesso di iniziare il mio percorso competitivo e farmi notare da QLASH stessa.”
Il tuo modo di giocare sembra diverso dagli altri: ordinato e solido in difesa, ma tanta fantasia dal centrocampo in su. Non sembri seguire il “meta” del gioco, sembra che vuoi andare oltre. E’ una nostra impressione o…?
“Non è una vostra impressione assolutamente, io cerco sempre di differenziarmi dagli altri player il più possibile, dato che se segui solo il tuo stile di gioco ma senza seguire alcune meccaniche, puoi essere battuto facilmente. Io cerco di non chiudermi mai, lascio sempre spazio al mio avversario e alla sua fantasia, è li che si capisce se un player è forte oppure no!”
Calcio virtuale e reale. In questi giorni si sta parlando del fatto che una buona percentuale di giovani preferisca giocare nei videogame piuttosto che vedere il calcio reale. Pensi che gli eSports siano un ostacolo o una opportunità per il calcio reale? Ti piacerebbe che fosse trasmessa una partita di eSports allo stadio sul maxischermo prima di una partita reale?
“Io credo sia una opportunità, perché in entrambi i casi si parla di un hobby (più sport nel caso del calcio reale ) che può essere trasformato in un vero e proprio lavoro. E in entrambi i casi credo sia un sogno poterlo realizzare. Una partita eSports allo stadio ci potrebbe stare, ma non sono sicuro che sia la giusta location. Credo sia più reale uno scenario in cui dei tifosi si riuniscono in un’arena Esport, come quelle europee o come le prime arene Italiane, che solitamente siamo abituati a vedere nelle fiere videoludiche.”
Fuori dal controller, cosa ti piace fare quando non “distruggi” gli avversari e quale musica ascolti?
“Fuori dal controller faccio molte cose. Per prima cosa, essendo un 2003, vado ancora a scuola e frequento il quarto anno del perito informatico. Gioco anche a calcio in una juniores di eccellenza, ma come ben sapete è un anno e mezzo che siamo fermi e questa cosa mi rende molto triste perché rimane sempre e comunque lo sport più bello del mondo. Mi piace moltissimo uscire con gli amici, andare a prendere un aperitivo insieme o andare a cena fuori. Quando invece sono nel mio momento pigro, mi sdraio sul divano e mi guardo un bell’anime oppure una serie Tv. La musica che ascolto è ovviamente la trap italiana di noi giovani e il mio preferito è Sfera Ebbasta, poi anche rap americano ma soprattutto le canzoni latino americane con un bel ritmo, quelle credo siano le migliori di tutte.”
Ringraziamo Karimisbak per l’intervista e gli auguriamo un grande futuro con la eNazionale azzurra e l’AC Milan QLASH. Il talento c’è, sarà ora per lui importante continuare così anche grazie all’aiuto di importanti compagni di viaggio.
Canali social
Twitch: https://www.twitch.tv/karimisbak
Instagram: https://www.instagram.com/karimisbak/
Twitter: https://twitter.com/RmaitiKarim
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