DaniPitbull – ovvero Danilo Pinto, classe 1998, nato a Taranto – racconta ad eSportsItalia.com la sua vittoria nella prima eSerie A TIM | FIFA 21. Per guidare il Benevento eSports | UT7 alla vittoria il gamer giallorosso ha dovuto più volte affidarsi alla sua tenacia, come in occasione del successo nella Final Eight contro Giovhy69 della Fiorentina eSports, e soprattutto nel Winner Bracket contro D3AVE del Verona eSports.
La tua rimonta dall’1-4 al 4-4 in Benevento-Hellas Verona ha ricordato a molti la storica remuntada del Barcellona contro il PSG nella Champions League del 2017. Tu come l’hai vissuta?
“Quei minuti finali sono stati una pazzia, al punto che neanche mi ricordo bene la partita. Nella prima parte non sono riuscito a combinare nulla di buono, ovviamente per meriti del mio avversario. Se non fosse stato un evento così importante probabilmente avrei abbandonato il match, ma il primo gol mi ha dato il coraggio per provare il miracolo. La seconda è stata la rete della consapevolezza che ce l’avrei potuta fare, ma penso che le vere emozioni siano venute fuori con l’esultanza per la rete del 4-4. Sono esploso. Per me è stato un anno particolare, con tante difficoltà da superare: ho dato sfogo a tutte le pressioni emotive con quel gol”.
La tenacia è la tua caratteristica migliore?
“Assolutamente sì. Ho sempre giocato per divertimento, ma credendo di poter arrivare in alto grazie alle mie qualità. L’anno scorso è arrivata la chiamata dell’Atalanta e anche dopo la chiusura del rapporto con la società bergamasca ho capito che lavorando avrei ottenuto risultati importanti. Con la tenacia è arrivata la grande chance del Benevento e penso di poter dire che ormai sono un gamer professionista. Faccio ciò che mi piace nella vita ed è un traguardo meraviglioso che mi sono guadagnato con la costanza. Credo sia solo l’inizio di una grande avventura per me e per gli eSports in Italia”.
Alla fine che emozioni hai provato a vincere la eSerie A?
“Può sembrare strano, ma nei primi giorni ero un po’ apatico, nel senso che non riuscivo a realizzare il fatto di aver vinto la eSerie A. Solo ora capisco di aver ottenuto un risultato storico, visto che ho vinto la prima edizione di un torneo molto importante. Mi ha aiutato molto il mio percorso di crescita, restando umile e cercando di controllare le emozioni, arrivando al punto di essere freddo, come è accaduto in finale: sono riuscito ad essere concentrato solo sulla partita”.
C’è stato qualche avversario che ti ha messo in difficoltà più degli altri?
La partita contro Giohvy, della Fiorentina, è stata durissima: credevo di averla in pugno contro un avversario molto forte, ma quando mi ha segnato al 90′ ho dovuto incassare un colpo molto duro. Nei primi 10 minuti dei tempi supplementari Giohvy ha avuto l’occasione per segnare, ma ho resistito e sono riuscito ad andare avanti.
Un gamer può diventare l’idolo di una tifoseria? I tifosi del Benevento ti hanno supportato?
“Assolutamente sì. I tifosi mi hanno sempre sostenuto sui vari social e quando ho vinto mi hanno fatto sentire molto importante. Sono orgoglioso di aver dato una bella emozione ad una tifoseria che meritava di esultare dopo un anno difficile”.
Si va sempre avanti, ora che obiettivi hai?
“Cerco di restare umile e di migliorarmi giorno dopo giorno. Sono sicuro che è la strada giusta”.
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