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IlMerci, coach Atalanta Esports: “Ho affrontato e visto i giocatori piĆ¹ forti dell’ultimo ventennio”

Intervista a Marco ā€œIlMerciā€ Mercieca, coach dellā€™Atalanta Esports.

Ciao Marco, benvenuto su eSportsItalia.com. Sei stato chiamato ad allenare i player FIFA e PES dellā€™Atalanta Esports, compagine di grandi ambizioni sia nel calcio tradizionale sia in quello virtuale. Cosa vuol dire essere tra i protagonisti di un progetto cosƬ importante e quali sono, a tuo parere, i suoi punti di forza?

Tutto ciĆ² che significa per me far parte di un progetto simile si puĆ² riassumere in una sola parola: orgoglio! Lā€™Atalanta piĆ¹ che una societĆ  ĆØ un vero e proprio stile di vita, cā€™ĆØ unā€™identificazione totale fra la cittĆ  e la squadra, i tifosi sostengono la Dea sempre e comunque e tutto questo si respira nellā€™aria quando si arriva a Bergamo. Il modello proposto sul campo da Gasperini nel calcio tradizionale ĆØ per me una costante fonte di ispirazione anche nel calcio virtuale, spero di rendere orgogliosa la gente di Bergamo anche solo una piccola parte di quanto ĆØ riuscito a fare lui.

Come si diventa coach nel mondo del gaming competitivo? Ci chiediamo se occorra seguire un percorso specifico e quali siano le tappe formative che lo strutturano. Parlaci anche del tuo background esportivo e di quando hai mosso i primi passi nel settore.

Ho iniziato la mia carriera nel competitivo del calcio Esport nel lontano 2003 e da allora ho affrontato e visto con i miei occhi tutti i piĆ¹ forti giocatori dellā€™ultimo ventennio, carpendo trucchi e segreti con unā€™osservazione meticolosa. In piĆ¹ ho una base psicologica che proviene dal lavoro che svolgo che in questo campo mi aiuta davvero tanto, mi fa capire cosa cā€™ĆØ dietro i comportamenti in campo e fuori di un player senza che il player stesso debba esporlo. Nel 2013 a PES ho visto giocare un ragazzo veneto che mi aveva colpito molto per la tecnica individuale e per come si disponeva in campo ma che fino a quel momento non aveva mai ottenuto risultati di rilievo fermandosi sempre a un passo dal successo. ƈ nata unā€™amicizia fatta di dialoghi continui su squadre, moduli e tattiche oltre che di allenamenti, culminata in quella che io ritengo una delle imprese esportive piĆ¹ grandi mai compiute, quel ragazzo si chiama Augusto Spedo, e dopo 6 mesi da quel momento quel ragazzo ĆØ diventato campione dā€™Italia con un modulo rivoluzionario per quel gioco (ricordava il Milan di Sacchi) e con una squadra nettamente inferiore ai top club dellā€™epoca, cosa che ha reso quellā€™impresa indimenticabile. Da li mi sono reso conto di avere le caratteristiche giuste per poter fare il coach nel mondo eSports, e pur portando avanti la carriera da player competitivo allo stesso tempo ho aiutato a crescere con i miei consigli una generazione di videogiocatori.

Spesso e volentieri i nick dei gamer racchiudono storie da svelareā€¦ Cā€™ĆØ qualche aneddoto legato al tuo: ā€œIlMerciā€?

A Milano cā€™ĆØ lā€™abitudine a tagliare i cognomi lunghi per renderli piĆ¹ veloci e di aggiungere lā€™articolo determinativo davanti per personalizzarli, Brambilla diventa il Brambi e via dicendo. Dai primi anni scolastici mi hanno sempre identificato con il Merci e anche nel mondo Esport sono sempre stato conosciuto cosƬ, ĆØ un nick che ĆØ parte di me e che porto con piacere.

Ti andrebbe di raccontarci la tua giornata tipo in veste di coach della Dea? Gli allenamenti, per esempio. In cosa consistono di preciso? Lavori sia sul piano tattico che su quello mentale?

Chiedo ai miei player di registrare e di inviarmi i video delle loro partite piĆ¹ importanti, soprattutto quelle dove incontrano difficoltĆ . Dopo averle analizzate attentamente mi confronto con il player suggerendo soluzioni tecniche e tattiche che poi verranno messe in pratica durante gli allenamenti (che devono essere costanti e contro altri player di livello crescente a mano a mano che ci si avvicina ad un torneo o ad un evento). A livello mentale lā€™allenamento ĆØ molto simile a quello che si usa nel poker, si cerca di mettere il player a proprio agio e di permettergli di esprimere il proprio gioco migliore per un tempo piĆ¹ lungo possibile.

A proposito di modulo, ci illustri come gioca lā€™Atalanta Esports sul piano squisitamente tecnico? Cā€™ĆØ un unico schema o lo si adatta allā€™avversario di turno?

Ovviamente cā€™ĆØ uno schema di base che prende in considerazione le caratteristiche dellā€™intera rosa sul quale ci sono dei piccoli accorgimenti da attuare a seconda dellā€™avversario che si va ad affrontare. Su FIFA in modalitĆ  FUT ĆØ essenziale il controllo del pallone (vista lā€™enorme qualitĆ  tecnica a disposizione) e anche la precisione di ogni singolo movimento in fase difensiva. Su PES invece le caratteristiche della rosa a disposizione rispecchiano quasi completamente quelle della rosa reale, per cui si puĆ² puntare su un gioco fisico, fatto di tanta corsa e sviluppabile principalmente sulle fasce per essere il piĆ¹ redditizio possibile, riprendendo il modello dellā€™Atalanta di Gasperini.

E la scelta dellā€™undici di partenza? Sei tu che dai le indicazioni sui nomi o ti confronti e coordini con i tuoi player?

Per quanto riguarda lā€™undici di partenza per me Ć© come un ā€œvestitoā€, il player che lo ā€œindossaā€ deve trovarsi perfettamente a proprio agio, quello che va bene per uno non necessariamente va bene per tutti ed ĆØ fondamentale che il player lo scelga in base alle proprie preferenze e a come si trova nellā€™utilizzo di ogni giocatore sul campo. In questo caso i miei consigli sono marginali e preferisco far scegliere ai player a meno di situazioni proprio al limite.

Ci descrivi, anche solo con un aggettivo, lo stile di gioco di ognuno dei tuoi player o quel ā€œtrattoā€, quella ā€œpeculiaritĆ ā€, che li definisce meglio distinguendoli dagli altri?

Partendo da PES e da JC_STUNNER_90 lā€™aggettivo che lo descrive meglio per me Ć© ā€œsolidoā€, difficilmente ho visto un player cosƬ costante nel gioco e nei risultati, ĆØ un player capace di arrivare a podio in 7/8 tornei su 10 disputati in media.
Passando a FIFA il capitano Prorope72 ĆØ un player ā€œumoraleā€, molto forte e capace di grandi imprese ma ancora legato allā€™aspetto psicologico che lo condiziona in determinate circostanze, aspetto sul quale stiamo lavorando parecchio.
La caratteristica che mi ha colpito di piĆ¹ di Danipitbull invece ĆØ la freddezza e il cinismo, pur essendo molto giovane gioca come un veterano, non si lascia influenzare dagli avvenimenti della partita e lascia le emozioni fuori dal campo virtuale, questa skill secondo me lo porterĆ  ad ottenere parecchi ottimi risultati in futuro.
Mattiabene7 ĆØ senza dubbio il piĆ¹ spettacolare e il piĆ¹ divertente da vedere, con qualche piccolo difetto difensivo da correggere. Piaazzaa infine ĆØ molto bravo a livello tattico ed ĆØ un fine conoscitore del gioco, il suo tallone dā€™Achille ĆØ la difficoltĆ  nel mantenere il livello di gioco elevato per un periodo lungo, difetto comune a tantissimi player ma nel suo caso assolutamente risolvibile.

Unā€™ultima domanda. Lā€™eSport Palace ĆØ lā€™arena dellā€™Atalanta Esports, la Gaming House dove allenarsi e misurarsi con gli avversari. Quanto conta per un team avere uno stadio proprio e cosā€™hai provato quando ci hai messo piede?

Il fatto di avere unā€™arena tutta nostra, oltre ad essere motivo di estremo orgoglio per noi, ci permette di essere allā€™avanguardia nellā€™organizzazione di allenamenti ed eventi che contribuiscono alla crescita dellā€™Atalanta Esports nel suo insieme. Colgo lā€™occasione per ringraziare tutto lo staff di Atalanta Esports e dellā€™Esport Palace che ci segue costantemente ed ĆØ a nostra completa disposizione per ogni necessitĆ , ĆØ veramente un onore e un piacere essere assistiti da ragazzi cosi competenti e con i quali inevitabilmente si ĆØ sviluppato un gran bel rapporto. Per quanto riguarda la prima volta allā€™Esport Palace beh, che direā€¦ unā€™emozione indescrivibile, alla presenza di Pierluigi Gollini e del direttore Marino ho assistito allā€™inaugurazione del progetto Atalanta Esports e facevo fatica a rendermi conto di essere fra i protagonisti di quel progetto, oggi invece sento lā€™Esport Palace come una vera e propria seconda casa nella quale non vedo lā€™ora di tornare non appena sarĆ  possibile.

Ringraziamo IlMerci e lā€™Atalanta Bergamasca Calcio per lā€™intervista e riportiamo di seguito i canali social del coach:
ā€“ Instagram: https://www.instagram.com/ilmerci81/
ā€“ Twitter: https://twitter.com/il_merci

Giulio Giorgetti

Direttore eSportsItalia.com

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