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#FromZeroToHero. La stoica rimonta di IronPatt17: da ultimo alla Final Eight della eSerie A TIM

La prima stagione della eSerie A TIM sta regalando non sono spettacolo, ma tante storie di campo e di vita come quella di IronPatt17 del Bologna eSports Facile Ristrutturare.

Patrizio “IronPatt” Poliandri di San Benedetto del Tronto, arrivato ultimo insieme al suo compagno di squadra LolloViSpacca nella fase a gironi con sei sconfitte e zero punti, è riuscito nella clamorosa rimonta nei playoff: dal knockout stage alla Final Eight.

Con piacere abbiamo avuto modo di intervistare il pro player rossoblù per farci raccontare dal protagonista questa strepitosa impresa.

Ciao Patrizio, partiamo dalla fine della fase a gironi della eSerie A TIM | eFootball PES 2021 quando siete arrivati ultimi con zero punti. Era il 6 aprile e da lì in poi ci sono stati ben 22 giorni di intervallo. Come hai vissuto queste tre settimane, qual era il tuo sentimento, delusione, voglia di riscatto o cosa?

Tante delusione, ma nulla era perso. Nessuno era stato ancora eliminato, davanti a noi c’era ancora una fase importante della eSerie A TIM | eFootball PES 2021. C’era tanta voglia di riscatto. Molte partite erano state in equilibrio fino al 70° minuto quindi erano mancati i risultati, ma sapevamo che potevamo (e dovevamo) dimostrare il nostro valore.

Cosa avete fatto per migliorarvi?

Allenamento e studio. Abbiamo individuato i nostri punti deboli e analizzato a fondo il gioco delle altre squadre, soprattutto di quelle che meglio avevano reso nel torneo. Quello che avevamo riscontrato durante la fase a gironi è che nella modalità offline c’era un gioco molto lento e abbiamo quindi cercato di apportare modifiche sia nella formazione che nella tattica al fine d rendere al meglio.

Quali cambiamenti?

Abbiamo scelto di mantenere il 4-3-3 spostando Orsolini da seconda punta alla trequarti, sostituito Medel con Baldursson per dare più forza fisica a centrocampo e in difesa la scelta è ricaduta su Antov, giocatore più veloce rispetto a Soumaoro. Il modulo è passato da fisso a fluido e con Orsolini trequartista e mezzala Soriano la squadra è risultata molto più compatta e solida in fase difensiva permettendoci poi in contropiede di essere molto efficaci.

Dopo tre settimane arriva il 28 aprile, il giorno dei playoff, qual era il tuo obiettivo?

Prima di iniziare la eSerie A TIM l’obiettivo era un posto nella Final Eight, ma dopo i zero punti della fase a gironi la volontà era quella di andare più avanti possibile senza guardare il tabellone. Ragionare partita dopo partita.

Prima partita, Knockout Stage contro il Crotone e subito un’altra sconfitta. Una “mazzata” che avrebbe messo KO chiunque, qual è stato il tuo sentimento in quel momento?

Ho perso per 2-1 contro Teclas93, ma avevo giocato bene. Sapevo che avevo ancora una chance e volevo mettere in mostra il mio valore e il tanto allenamento fatto. Il primo pensiero è stato vincere la prossima partita…

Quella con l’Hellas Verona eSports del player della eNazionale AlonsoGrayFox…

…esattamente. Ho insistito a giocare sulla base di quello che avevo preparato e stavolta al buon gioco si è abbinato anche il risultato. Ho vinto per 1-0, divorando anche alcuni goal. Da ora non avevo più nulla da perdere.

Ora hai iniziato a guardare il tabellone, il tuo prossimo avversario era l’Atalanta eSports guidata da JC_stunner_90. Quali erano le chance di farcela?

Sapevo che era una partita da 50/50, sulla carta potevamo vincere entrambi. La partita si mette male, dopo pochi minuti 2-0 per la squadra bergamasca. Sono rimasto tranquillo e ho iniziato a spingere il gioco trovando la rete del 2-1 e a quel punto è arrivato l’episodio che ha cambiato il mio cammino, una sorta di segno del destino.

Ti riferisci al clamoroso autogoal del 2-2 dell’Atalanta?

Esatto. Un clamoroso autogoal che ha lasciato me e il mio compagno di squadra LolloViSpacca senza parole. L’ho interpretato come un segno che era la giornata giusta. In quel caso si giocava al meglio delle due (BO2) quindi dopo il 2-2 abbiamo fatto una nuova partita e di nuovo passiamo in svantaggio, trovando però a stretto giro il pareggio (1-1). Siamo al minuto 92 e vedo uno spazio, devo decidere se provare o non rischiare e andare ai supplementari. Decido di giocarmela e vengo premiato dalla fortuna, una serie di rimpalli mi permettono di trovarmi da solo davanti alla porta e di fare il 2-1 decisivo per il passaggio del turno.

Verona, Atalanta e ora partita decisiva con la AS Roma eSports di Kepa che aveva stradominato il girone nella fase regolare.

Kepa è un giocatore fortissimo. Dalla parte mia ero leggero mentalmente e motivato a fare bene. Avrei messo la firma per stare lì e giocarmi l’accesso alla Final Eight contro un campione come lui. Si giocava con un incontro secco (BO1), senza ritorno. Sono partito subito bene e ho trovato subito il vantaggio con Skov Olsen con un tocco sotto al portiere. Lui ha avuto un’occasione clamorosa con Dzeko, nel 90% dei casi la palla entra in rete, ma il destino era della mia parte e la palla è uscita. Subito dopo quell’errore io riparto dal basso con un’azione manovrata che mi permette di fare il 2-0.

A quel punto è arrivata un’esultanza particolare che non ti avevamo mai visto fare prima, credo proveniente dal Wrestling con la mano davanti al viso…

La “You can’t see me” di John Cena. Mi è venuta d’istinto come a dire a chi mi criticava “Sono qui, mi sto giocando la fase finale”. Il match è poi finito per 2-1, rimonta completata e sogno che si avvera: ora giocherò la Final Eight della eSerie A TIM.

Fantastico. Quali sono i giocatori che hai apprezzato di più nella tua clamorosa rimonta?

Santander su tutti. L’attaccante paraguaiano ha fatto pochi goal, ma è stato un uomo assist fondamentale. Ogni suo passaggio è andato in porto permettendo a Skov Olsen e Orsolini di finalizzare in rete.

C’è qualcuno che vuoi ringraziare per questa bellissima avventura?

Di sicuro il Bologna Calcio che è stato il primo dopo la prima fase a cercare di consolarmi e tirarmi su dicendomi che erano dispiaciuti non tanto per i risultati, ma per il fatto che io non avessi avuto la possibilità di divertirmi. Molto lo devo poi alla eSports Academy di cui faccio parte che aveva già creduto in me lo scorso anno e che mi è stata molto vicina in questo periodo in cui sono passato dall’inferno al paradiso.

#FromZeroToHero

Sì, #FromZeroToHero è l’hashtag che hanno utilizzato i miei fan per celebrare l’impresa. Anche a loro devo molto, ho sentito nel corso di tutto il torneo il loro supporto.

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Giulio Giorgetti

Direttore eSportsItalia.com

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