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eSports: l’intervista ad Antonello Folco Biagini (Magnifico Rettore Unitelma Sapienza)

A fine 2020 è arrivata una collaborazione molto importante per tutto il settore degli eSports. L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza ha intuito l’importanza di interagire con il mondo del gaming competitivo ed è diventata così sponsor della Lazio eSports. Quasi un certificato di qualità per tutto il settore. Il Magnifico Rettore di Unitelma Sapienza, Prof. Antonello Folco Biagini ha spiegato in questa intervista a eSportsItalia.com cosa ha spinto l’Ateneo ad investire su questo mondo.

UnitelmaSapienza può essere definita come pionieristica nell’investire sugli eSports. Perché questa scelta?
 
“Un’occasione reciproca di grande visibilità per il nostro Ateneo che mira a coinvolgere i giovani, prossimi professionisti del futuro, che ribadisce quella che è la missione strategica di Unitelma: assicurare, all’interno della formazione universitaria a distanza, un presidio pubblico, di qualità, trasparente e all’altezza delle sfide che il sistema formativo affronta nei grandi cambiamenti sociali della contemporaneità”.
 
Quale pensa possa essere l’impatto degli eSports sulle nuove generazioni?
 
“L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, unica telematica italiana legata al più grande Ateneo pubblico d’Italia, fa il suo ingresso ufficiale nel mondo biancoceleste degli eSports con la volontà di sostenere e interagire con uno dei settori di maggiore crescita dal punto di vista dei ricavi e dell’audience”.
 
Voi naturalmente vi occupate di formazione, mentre gli eSports appartengono più a un’area ludica, due ambiti solo apparentemente distanti. Quanto pensa possa essere importante la parte ludica in un percorso formativo?

“Sicuramente molto importante visti anche i risultati ottenuti dalla partnership che ha visto nascere la prima Unitelma Cup disputata sul videogioco eFootball PES 2021”.
 
Gli eSports per loro natura, ma anche la formazione, si basano sempre più sui collegamenti telematici. Pensa che il futuro della nostra società sia destinato a essere on-line?

“Sicuramente bisognerà puntare ad un equilibrio tra le attività in presenza e quelle digitali. Proprio a questo scopo stiamo organizzando diversi eventi per avviare un primo percorso di riflessione pubblica con un duplice obiettivo: da un lato, mettere a sistema gli spunti più coerenti per indagare la profondità del disagio avvertito dagli studenti. Dall’altro, immaginare nuove formule di “accompagnamento” modulati sulle specificità di una stagione in cui il ritardo dall’uscita dal Covid, e l’accumularsi di frustrazioni e disagi, obbligano tutti noi a un diverso sforzo di contiguità agli studenti e di comunicazione dell’offerta formativa vissuta in termini di “cura della domanda”.

 
L’emergenza sanitaria mondiale che stiamo vivendo sta accelerando un processo di informatizzazione del nostro modo di vivere?

“Assolutamente sì, l’accelerazione verso l’utilizzo della tecnologia digitale è stata enorme. Adesso dobbiamo coniugare una “digitalizzazione” del paese più capillare. Di modo che tutti, anche chi appartiene alle fasce più deboli, possano utilizzare la tecnologia offerta oggi”.
 
Un’ultima domanda: lei segue anche il calcio tradizionale? Le possiamo chiedere qual è la sua squadra del cuore? 

Ho avuto tanti amici che giocavano a pallone e che si contrapponevano in quanto tifosi delle grandi squadre, mi sono sempre posto da “pacere” senza mai tifare una squadra in particolare”.

Marcello Rossi

Esperto Sci-Fi, videogame ed eSports.

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