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AlonsoGrayfox, eEuro2020: “L’ambizione è la vittoria del titolo”

La redazione di eSportsItalia.com ha intervistato Alfonso Mereu, in arte AlonsoGrayfox (sulla maglia per motivi tecnici solo “AloGrayfox”), giocatore di eSerie A TIM con l’Hellas Verona eSports e uno dei quattro moschettieri della eNazionale.

Ciao Alfonso, benvenuto su eSportsItalia.com. Ti andrebbe di fornirci un tuo piccolo ritratto? A mo’ di antipasto e a beneficio dei nostri lettori. Sul tuo Instagram abbiamo letto che sei un amante di libri, fitness e cani…

Ciao a tutti! Avete studiato bene! Sì, è vero, adoro leggere, amo i cani e l’attività all’aperto. Sfortunatamente prima causa lavoro, poi causa qualche piccolo infortunio ho dovuto sospendere la palestra, ma questo mi ha dato più tempo per dedicarmi a PES e ai miei amati cani.

Cosa si prova a indossare la maglia dell’Hellas Verona FC eSports? E quanta voglia hai di esordire finalmente nel primo campionato della storia italiana?

È un’emozione grandissima poter rappresentare questa storica società e non vedo l’ora di combattere portando i suoi colori nel primo campionato di Serie A virtuale!

A proposito, come stanno andando i match di avvicinamento alla eSerie A? C’è una sfida di cui ti va di parlare più nel dettaglio? Avversari affrontati, difficoltà, azioni ben riuscite… Dilungati pure, hai carta bianca.

Per ora stiamo facendo amichevoli e showmatch per intrattenere il pubblico. Abbiamo giocato contro parecchie squadre, sono arrivate sia vittorie che sconfitte. Mi sono reso conto che il Verona ha qualche problema davanti ma ha una grandissima difesa e un buon centrocampo. È una squadra con cui si può proporre un ottimo calcio, bisogna solo avere pazienza e mettere gli attaccanti nelle giuste condizioni per poter segnare. Chi mi ha sorpreso di più degli avversari è il Cagliari, come squadra. Ricordo a chi legge che la modalità con cui giochiamo presenta valori livellati, cioè competiamo con giocatori che, se forti, vengono depotenziati, e giovani che, se hanno ancora valori bassi, vengono potenziati, ma è una modalità in cui le abilità dei giocatori restano e fa tanto la fisicità. Il Cagliari con Pavoletti e Joao Pedro ha delle belle frecce al suo arco. Sicuramente è stata la squadra più difficile da affrontare sinora.

Cosa vuol dire per te far parte del team Outplayed e qual è l’origine del tuo nick “AloGrayfox” (c’è per caso un rimando a Frank Jaeger di Metal Gear)?

Fare parte di Outplayed è certamente un grande orgoglio, e ci tengo a citare Simone Benedetti, il responsabile della società che ha creduto in me e non mi ha mai fatto mancare nulla, fino a portarmi all’Hellas. Come detto prima, avete fatto i compiti alla grande! Grayfox (Frank Jaeger) è il mio personaggio videoludico preferito in assoluto. Fa parte della saga Metal Gear, di cui sono un grandissimo fan. Alonso invece è la versione spagnoleggiante del mio nome. Dietro le maglie dei svariati tornei di calcetto dilettantistici a cui partecipavo avevo sempre questo nome stampato. Unendoli nasce AlonsoGrayfox.

Sei uno dei quattro player che rappresenteranno la eNazionale a eEuro 2020. Congratulazioni! Visto che il girone di qualificazione è stato straordinario, ti chiediamo quali sono le tue aspettative in vista della rassegna europea. Possiamo dire di essere tra le favorite? E quali sono le nazionali più temibili?

Essere giocatore della Nazionale è motivo di grande orgoglio. L’aspettativa è quella di fare bene e cercare di ottenere il più alto risultato possibile. L’ambizione è la vittoria del titolo, siamo un gruppo forte e ce la possiamo fare, ma tutte le altre Nazionali che sono arrivate sino a questo punto hanno lo stesso obiettivo. Quindi ci sono tante favorite. Però se devo proprio espormi, personalmente penso che Serbia, Francia, Germania e Olanda sono le Nazionali che lotteranno sino alla fine. Anche lì utilizzeremo la modalità livellata. Ed è per questo che non dobbiamo e non possiamo sottovalutare nessuno.

Qual è la tua formazione tipo dell’Italia? C’è un modulo tattico che prediligi e qualche giocatore così funzionale allo schema da non potervi rinunciare?

Il mio modulo è un po’ complicato da spiegare! In fase d’attacco si presenta come un 4 1 1 4, in fase di copertura e costruzione diventa un 4 3 1 2. Le mezzali fanno un lavoro enorme allargandosi e stringendosi a seconda della fase di gioco, ma il mio giocatore chiave è il giovane Zaniolo, fondamentale non solo per me ma anche per i miei compagni. Giocatore strepitoso, speriamo anche per il calcio possa tornare presto in campo.

Tornei professionistici in Italia, eNazionale, finalmente gli eSports possono diventare un vero e proprio lavoro anche nel nostro Paese?

A mio parere è ancora troppo presto per dirlo, perlomeno per quanto riguarda PES. Chi guadagna veramente è il bravo streamer, il creatore di contenuti su YouTube, Twitch, ecc. La speranza è che PES cresca sempre di più perché è un gioco che merita, e l’interesse della Lega, della FIGC e della UEFA sono già un gran bel segnale. Certo sarebbe bello vivere della propria passione, dipende però dalla bravura singola e dalla crescita del movimento. Certamente dobbiamo essere noi, che abbiamo questa opportunità, a intrattenere il pubblico e a far vedere che gli eSports possono essere aggreganti e coinvolgenti come qualsiasi altro sport e che per arrivare a certi livelli c’è comunque una grande dose di impegno, allenamento e sacrificio.
Un saluto a tutti e grazie per questo spazio!

Ringraziamo l’azzurro Alfonso Mereu per l’intervista e riportiamo di seguito il suo link al profilo Instagram: https://www.instagram.com/alfonsomereu/

Giulio Giorgetti

Direttore eSportsItalia.com

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