Gli eSports diventano ogni giorno più popolari, ma sarebbe sbagliato pensare che sia un fenomeno recente. Quando sono nati dunque gli eSports? Le prime competizioni agonistiche a tema videoludico risolagono almeno agli anni ’70.
Quando sono nati realmente gli eSports?
La primissima competizione basata su un videogioco di cui si ha notizia si tenne il 19 ottobre 1972 all’Università di Stanford, in California. Gli studenti poterono partecipare alle “Olimpiadi Intergalattiche di Spacewar”. Il primo premio era un abbonamento annuale alla rivista Rolling Stone (non proprio come i premi milionari degli eSports moderni). Spacewar è il primo videogioco in senso moderno mai realizzato. Era stato sviluppato 10 anni prima al Massachusetts Institute of Technology (MIT), e vede due astronavi fronteggiarsi nei pressi di una stella che le attira costantemente con la sua gravità.
I primi tornei di eSports
Ma è con la diffusione dei coin-op (ovvero i videogiochi da bar o da sala giochi a moneta) e delle prime consolle casalinghe che nascono i primi veri campionati. Nel 1980 la Atari organizza il primo torneo di Space Invaders, uno dei titoli di maggior successo dell’epoca. Tenuto conto dell’inflazione Space Invaders è ancora al primo posto come il videogioco dal maggior incasso di sempre. Al torneo parteciparono oltre 10.000 giocatori da tutti gli Stati Uniti e fu il primo evento di eSports su grande scala.
Nel 1983 l’organizzazione Twin Galaxies, che già si occupava di manetnere un archivio dei migliori record raggiunti in ciascun videogame, fondò la prima suqadra di eSports. Lo U.S. National Video Game Team andò in tour negli USA sfidando i giocatori a battere i membri del team su diversi titoli. A sua volta Twin Galaxies si fece promotrice anche di un vero e proprio torneo, il North American Video Game Challenge.
All’epoca era raro che le emittenti televisive potessero interessarsi a degli eventi di eSports, con l’eccezione di qualche servizio sui telegiornali locali. In un’epoca pre-Internet gli unici spettatori che seguivano questo tipo di competizioni erano quelli che si recavano sul posto. C’è tuttavia una notevole eccezione: dal 1982 al 1984 andò in onda un programma chiamato Starcade. Essenzialmente si trattava di un gameshow che vedeva due avversari affrontarsi in una serie di videogiochi. Qui di seguito potete vedere un episodio dedicato al famoso ‘laser game’ Dragon’s Lair.
Gli eSports negli anni ’90
Nel 1991 il successo di Street Fighter II rese enormemente popolare l’idea di un confronto diretto tra i videogiocatori. Fino a quel momento le competizioni di eSports erano basate principalmente sul raggiungimento del punteggio più alto. Con Street Fgther II i giocatori potevano affrontarsi faccia a faccia (almeno virtualmente). Questo aprì la strada a una nuova forma di competizione, che porterà alle moderne sfide in multiplayer. Il successo di questo genere di giochi di combattimento portò nel 1996 alla nascita dell’Evolution Championship Series (EVO). Questa è una competizione annuale di giochi di combattimento che si tiene negli Stati Uniti con partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo.
Altri campionati importanti nati negli anni ’90 sono il Nintendo World Championships, le cui finali si svolsero agli Universal Studios di Hollywood in California, e il World Game Championships, organizzato da Blockbuster Video in collaborazione con la rivista GamePro. Nella seconda metà degli anni ’90 i giochi per computer, che sfruttavano maggiormente la connessione Internet rispetto alle consolle, si affacciarono nel panorama degli eSports. Sempre in quegli anni nacquero la Cyberathlete Professional League (CPL), la QuakeCon, e la Professional Gamers League.
Quando sono nati gli eSports moderni?
È a partire dagli anni 2000 però che gli eSports hanno goduto di una crescita esponenziale, sia in termini di giocatori, che di spettatori, e naturalmente anche in termini monetari. Ad esempio mentre nel 2000 i tornei mondiali di eSports erano circa 10, nel 2010 questi sono passati a 260. A questi anni risalgono i campionati di maggior success odierni, come i World Cyber Games, l’Intel Extreme Masters (sponsorizzato dalla Intel), e il Major League Gaming.
Contestualmente anche le TV hanno iniziato a trasmettere le competizioni di eSports, con la nascita di canali dedicati. Il metodo preferito degli utenti per seguire gli eSports tuttavia rimane Internet, e in particolare il social network dedicato Twitch. Nel 2018 la piattaforma ha avuto 2,2 milioni di trasmissioni mensili e 15 milioni di utenti attivi quotidianamente. Parallelamente anche gli spettatori che seguono gli eSports dal vivo sono cresciuti esponenzialmente. Nel 2015 la Esports Arena ha aperto i battenti a Santa Ana in California, la prima struttura interamente dedicata agli eSports. Mentre nel 2018 una seconda arena la ha affiancata nei locali del famoso hotel Luxor Las Vegas.
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