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Hevnokat: “Ho due stereotipi da annientare: FIFA e il calcio non sono solo giochi per uomini”

La curiosità è probabilmente l’arma principale di Elena “Kat” Coriale, nome di “battaglia” Hevnokat. Dal disegno alla scrittura, dal calcio alla sua versione virtuale in FIFA, le tanti passioni hanno portato Elena a mettersi sempre in gioco, anche in ambiti, almeno nei numeri, più maschili.

Joypad alla mano Hevnokat si è quindi messa in luce anche come gamer. La grande occasione è stata la chiamata della Sicula Leonzio eSports, squadra con la quale ha vinto il primo campionato eFemminile LND, organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti. E lo ha fatto dominando, visto che la player classe 1994, nata e cresciuta a Sanremo, ha chiuso la stagione con 49 punti in 18 giornate, realizzando la bellezza di 120 gol.

Cominciamo dalla tua vittoria nel campionato eFemminile. Come sei venuta a conoscenza del torneo? Ti saresti mai aspettata di essere nella squadra vincente?

Sono stata contattata dalla Sicula Leonzio, che aveva intenzione di partecipare al torneo e cercava qualcuno che potesse rappresentarli. Di sicuro sapevo che avrei dato il massimo, quindi è stato bello poter portare la mia squadra al primo posto!

C’è stato un gol o una vittoria che ti hanno più emozionato? L’esordio, il gol decisivo o magari una giocata particolarmente importante?

“Sicuramente il gol vittoria contro la mia avversaria del Catanzaro, con la quale ho avuto un bel testa a testa. Entrambe le vittorie, sia in casa che fuori, sono state decisive e di sicuro le più emozionanti”.

Ti sei avvicinata a FIFA più per la tua passione ai videogiochi o per la passione del calcio?

“In realtà entrambe: gioco ai videogames da quando avevo circa un paio di anni, e sempre fin da piccola mi sono appassionata al calcio. Unire le due passioni è stato lo step successivo, avvenuto in modo molto naturale”.

Quali sono i tuoi idoli e i tuoi giocatori preferiti?
“Se mi sono innamorata del calcio è stato anche grazie ai vecchi campioni, da Del Piero, a Nedved, Crespo, Ronaldo, e via dicendo. Non solo mi sono appassionata ad una specifica squadra o alla nazionale di appartenenza, ma al calcio giocato, quello bello da vedere, delle grandi glorie”.

Svelaci come nasce il nickname Hevnokat…
“È una storia un po’ buffa, perché la maggior parte delle persone pensa che il mio ID sia associato ad un gatto: per quanto mi piacciano, purtroppo vi sbagliate! Hevnokat non è altro che la fusione di due parole, ovvero Hevno (deriva dal draconico, una lingua usata in Skyrim) che significa brutale, e Kat, ispirato al personaggio femminile presente in Halo Reach. Kat è stato il soprannome che hanno iniziato a darmi i vecchi amici proprio quando uscì Halo Reach, e da quel giorno mi si è cucito addosso”.

Mondo reale e virtuale: pensi che gli eSports possano essere un ostacolo o una opportunità per il mondo del calcio tradizionale?
“Penso che possa essere una gran bella opportunità per potersi interfacciare ad una realtà che ormai, al giorno d’oggi, è praticamente parallela. Ci vorrà ancora un bel po’ di tempo, ma le cose stanno iniziando a smuoversi e vengono organizzati sempre più eventi e collaborazioni con le squadre reali“.

Troppo spesso il calcio è stato visto come uno “sport per maschi”. Pensi che sia un modo di pensare ormai superato?
“Purtroppo è un pensiero ancora molto attuale, nonostante esistano leghe e campionati femminili, squadre, eventi, e via dicendo. Penso che sia uno stereotipo radicato in modo troppo profondo per poter essere completamente annientato in poco tempo, ma di sicuro c’è una sensibilità diversa rispetto a prima. La strada è ancora lunga, ma non smetteremo mai di lottare.”

Ci chiediamo se sia difficile per te trovare altre ragazze da sfidare…
“Trovare altre ragazze da sfidare è molto difficile, infatti fino ad oggi, per quanto riguarda FIFA, mi sono sempre e solo confrontata con un mondo completamente maschile. Anche per questo sono contenta di aver partecipato al torneo targato LND, perché mi ha dato modo di mettermi alla prova”.

Raccontaci qualcosa sul tuo background da gamer. Per quel che abbiamo visto non ti piace solo giocare, ma anche scrivere e raccontare gli eSports….
“Ebbene si. Sono nata puramente come player, con il passare degli anni mi sono dedicata anche al competitive, ma una delle mie più grandi passioni è sempre stata la scrittura. Con il tempo mi sono infatti spostata dietro le quinte, iniziando a scrivere articoli e recensioni, nelle quali metto tutt’oggi la stessa passione e lo stesso spirito”.

Giochi la Weekend League. Quale è stato il tuo miglior ranking?
“Purtroppo ho sempre avuto pochissimo tempo libero, difficilmente sono riuscita a completare tutte e 30 le partite: nonostante questo il mio record di vittorie è stato 15, con ancora una decina di partite da giocare. Conto di poter aggiornare il traguardo al più presto“.

Claudio Zecchin

Giornalista sportivo

Corsi ESA